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Piatto di Loretta Fanella "Il mio tiramisù"

Loretta Fanella

Pasticciera (non) per caso, Loretta Fanella voleva fare la stilista di moda, ma si trova a studiare all’Istituto Alberghiero di Fiuggi, la sua città come Tecnico della Ristorazione. Dopo essersi diplomata, inizia la sua esperienza lavorativa al Ristorante Antica Pesa di Verona, dello Chef Fabio Tacchella, scoprendo la sua vera vocazione. I tre mesi di stage si trasformano in un contratto vero e proprio come responsabile di pasticceria. Nel 2001 entra come assistente alla scuola bresciana Cast Alimenti, dove ha l’opportunità di conoscere tutti i più grandi maestri, sia italiani che stranieri. Tra questi Carlo Cracco, che nel dicembre di quello stesso anno, le offre il posto da Chef di Pasticceria nel suo ristorante, Cracco Peck. Con Cracco resta due anni, durante i quali cambia completamente la carta dei dolci, seguendo sempre la stagionalità dei prodotti, e la piccola pasticceria, con un’attenzione massima ai dettagli. Sperimenta un’arte dolciaria il più innovativa possibile.
La vera svolta arriva con lo Chef spagnolo Albert Adria, conosciuto anche lui in Cast Alimenti. Nell’agosto 2003, durante le vacanze estive dal ristorante di Cracco, vola in Spagna per uno stage a elBulli, di Ferran e Adria. Lavora in Spagna per tre anni, a elBulli ma anche al Rosas e al Taller, fianco a fianco con Adria stesso.
Si apre in lei la voglia della continua ricerca di tecniche, gusti e abbinamenti inediti, texture e temperature nuove, prodotti e lavorazioni mai viste. Sono gli anni in cui matura una concezione completamente nuova del dessert, sempre al centro della sperimentazione, e la volontà di rinnovare ed elevare la pasticceria nella ristorazione italiana. Rientra, quindi, in Italia, dove inizia una proficua collaborazione con l’Enoteca Pinchiorri di Firenze. È il novembre 2006. La sua capacità di innovare, la sua creatività in pasticceria la portano a ricevere numerosi e importanti riconoscimenti (come, per esempio, quello di “Miglior Chef pasticcera d’Italia” della guida di Paolo Marchi), e a essere invitata a congressi di cucina in tutta Italia.
Per Loretta Fanella il dessert deve rimanere nella memoria di chi lo mangia, grazie all’estetica ma soprattutto al gusto, deve ricordare un gioco, un paesaggio, un momento della vita quotidiana. È qualcosa che prende forma come un’opera d’arte, composta da una parte morbida, una croccante, una acida e una dolce, una parte fredda, e una parte aromatica, armonizzate con cura ed equilibrio, alla ricerca della massima perfezione. Solo così il piatto può essere indimenticabile.
Per oltre 10 anni svolge attività di consulenza, nelle scuole private (Alma, CastAlimenti, Etoile, Les Chefs Blancs, A Tavola con lo Chef, Hangar 78 ecc…..) e nei ristoranti, dedicandosi contemporaneamente alla sua famiglia.
Oggi è diventata anche imprenditrice e gestisce l’azienda che porta il suo nome, LORETTA FANELLA PASTRY LAB, a Livorno, la città dove vive. Un laboratorio in cui si realizzano dessert per ristorazione, ma che è al contempo Academy di pasticceria, aperta a chi vuole intraprendere questo meraviglioso mestiere, a chi lo fa per passione e a chi per lavoro, dedicando anche tanto spazio ai più piccoli.